venerdì 28 settembre 2007

UN RICORDO ALL'IMPROVVISO

Ho appena visitato il nuovo blog di maglia di Viperina81 e leggendo il suo primo post mi sono improvvisamente ricordata che anch'io da bambina ho imparato a lavorare guardando mia nonna. Era molto brava e oltre ai normali filati lei usava le calze vecchie e rotte , le tagliava a strisce e le lavorava sia ai ferri che all'uncinetto ricavandone tappetini, borse e coprispalle, molto spartani ma non brutti, che concludevano cosi' il ciclo di vita di quelle calze altrimenti inutilizzabili. In quel periodo non erano ancora in circolazione le calze collant bensì quelle di seta col reggicalze che quando si smagliavano anzichè buttarle, si portavano a riammagliare perchè costavano molto . Io ero piccolissima e portavo ancora i calzettoni e non vedevo l'ora che arrivasse per me l'ora delle calze di seta. Purtroppo non è arrivata mai perchè sostituite dalle collant, molto più pratiche ed economiche. E pian piano sono sparite sia le calze che le riammagliatrici. Ma mia nonna non si è data per vinta e ha continuato il suo lavoro di riciclaggio con....... le buste di plastica della spesa che si erano appena affacciate sul mercato. Molto meno morbide ma più colorate, quindi niente coprispalle ma tappetini e borse si. Chissà se prima o poi non saremo anche noi costrette a ricorrere all'arte del riciclaggio? Visti i tempi.....

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