lunedì 8 dicembre 2008

Cronaca di una morte annunciata ovvero Alitalia ultimo atto

Prendo in prestito il titolo di un libro di Gabriel García Márquez per questo post di riflessione in un lunedì che dovrebbe essere di festa ma che, per centinaia di dipendenti Alitalia , segna invece soltanto l'inizio della cassa integrazione. Siamo arrivati alla conclusione di una storia iniziata mesi ( anzi anni ) fa e quelli che non hanno avuto il tempo di essere convocati venerdì scorso, si sono visti recapitare un telegramma sabato 7 dicembre in cui si dice più o meno " Da lunedì 8 Dicembre lei è in cassa integrazione" . E così sia! Quelli che restano verranno convocati probabilmente domani e per tutti gli altri, quelli che avranno la " fortuna "di essere assunti da CAI sono già pronti nuovi contratti con stipendi decisamente inferiori a quelli di prima. Prendere o lasciare. E allora grazie:
- ai vari Presidenti che, dopo aver portato al fallimento la Compagnia di Bandiera , sono stati premiati con laue liquidazioni ( ma i soldi per la liquidazione dei dipendenti non ci sono )

- ai sindacati che , nel corso degli ultimi 15 anni, hanno raccontato ai lavoratori la favola del "facciamo dei sacrifici, rinunciamo a qualcosa e aiutiamo Mamma Alitalia ad uscire dalla crisi perchè noi siamo parte integrante di questa Azienda e senza il nostro aiuto non ce la farà! Verranno tempi migliori e voi sarete ricompensati dei sacrifici di oggi !"

- a chi, un giorno ha deciso di pagare gli arretrati dei contratti precedenti non in soldi ma in azioni Alitalia , non vendibili per i successivi 3 anni e , come era prevedibile, 3 anni dopo quelle azioni non valevano più nulla. Parliamo di cifre dai 10.000 milioni in su, non bazzecole! E oggi sono carta straccia.

- grazie ai vari Governi che nel corso di questi anni sono stati a guardare a ,volte senza far niente a volte mettendoci del proprio per accelerare la dipartita dell' Alitalia.

Non parlo di destra nè di sinistra , parlo di tutti coloro che hanno preso parte , con ruoli più o meno importanti, a questa triste soap opera, conclusasi con una morte annunciata già tanti anni fa.

Quanto a CAI, non decolla sotto i migliori auspici, a partire dal nome che, chi come me, lavora nel campo del turismo dal 1976 , conosce da sempre come sigla del CLUB ALPINO ITALIANO!
Una nuova società non avrebbe meritato un nome nuovo? O no?

Addio Alitalia ed in bocca al lupo CAI, ma, poichè io sono un animalista convinta, spero proprio che a crepare, stavolta non sia il lupo!

P.S. Noi festeggiamo oggi il nostro 29° anno di matrimonio. Ne abbiamo passate tante insieme, supereremo anche questa .Ti voglio bene.

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